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 NATALE E RELIGIONI

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MessaggioTitolo: NATALE E RELIGIONI   NATALE E RELIGIONI Icon_minitimeVen Dic 04, 2009 8:15 pm

Natale ortodosso

Il Natale ortodosso, che celebra la nascita di Gesù figlio di Dio e della Vergine Maria, viene festeggiato anzi che il 25 di Dicembre il giorno 7 di Gennaio. Questo slittamento di data è dovuto al fatto che la chiesa ortodossa continua ad utilizzare il calendario giuliano e non quello gregoriano. Per meglio comprendere la cosa occorre tener presente che nel 1582 papa Gregorio XIII decise di modificare il vecchio calendario introdotto da Giulio Cesare (da cui giuliano), in virtù di tale fatto i giorni tra il 5 ed il 14 ottobre 1582 furono definitivamente cancellati e quindi il nostro 25 dicembre viene traslato al 7 gennaio. Il Natale, nei paesi ortodossi, è preceduto da un periodo di digiuno e preghiera che dura 40 giorni, ovviamente questo non è totale ma prevede di consumare pesce nei giorni di mercoledì e venerdì. Nel giorno invece della Vigilia di Natale il digiuno è più severo e prevede solo consumo di cibo “socivo” ossia grano lesso e frutta. Il digiuno si conclude alla comparsa in celo della prima stella. Il digiuno della vigilia si conclude generalmente in chiesa al tramonto. La liturgia prevede una serie di preghiere e canti e la benedizione dei cibi : pane, grano, vino ed olio. Terminata la Liturgia i fedeli intonano l’inno di Natale ed al centro della chiesa viene portata l’icona di Natale ed una candela accesa che simboleggia la Stella Cometa. A quel punto il digiuno è terminato ed il sacerdote unge i fedeli con l’Olio Santo e questi consumano il pane benedetto. La chiesa e le case in questo periodo sono addobbate con simboli della tradizione cristiana raffigurati anche nelle catacombe come ghirlande, pesci e pecore. L’albero non fa parte della tradizione natalizia ortodossa come pure il presepio che è tipico della tradizione cattolica in quanto introdotto da San Francesco.

La messa di Natale

Il Natale cristiano celebra La nascita di Gesù, il nome “ Natale” deriva infatti dal latino natalis.Nella liturgia cristiana il Natale viene celebrato con una messa, ad noctem, cioè a mezzanotte ed una, in die, cioè nel giorno del Natale. La messa di mezzanotte è quella più sentita dai fedeli ed ha una durata maggiore rispetto a quelle degli altri giorni. Dopo il tradizionale cenone della vigilia, in ogni famiglia cristiana ci si reca in chiesa per partecipare alla messa di mezzanotte e condividere con la comunità dei credenti il grande evento della discesa di Gesù Cristo sulla terra per la redenzione dell’umanità. L’omelia della messa di Natale verte in genere sul mistero dell’incarnazione, sul mistero di un Dio che nasce in una povera mangiatoia per addossare su di sé tutti i peccati del mondo. Il Vangelo letto durante la Messa riporta la genealogia di Gesù, l’annunciazione della venuta del Messia e tutta la storia della natività. Con la Messa di Mezzanotte si chiude l’avvento, cioè l’attesa e si apre la grande liturgia del Natale: canti, luci, auguri, doni, devono testimoniare l’intima gioia della presenza di Dio fattosi uomo sulla terra.

Il Natale ebraico

La religione cristiana nasce da quella ebraica, quindi anche la festa del Natale ha origini ebraiche. La venuta di un messia è citata nell’Antico Testamento , ma quando nasce Gesù Cristo, solo alcuni ebrei lo riconobbero come il Messia atteso e si staccarono dalla religione ebraica dando vita alla religione cristiana. La religione cristiana fa del Natale una festa religiosa che celebra appunto la nascita di Gesù, per la religione ebraica in origine il Natale era una festa secondaria che celebrava la rinascita della luce, nel giorno del solstizio d’inverno. Col tempo,con l’istituzione dello stato di Israele, il Chanukah o Festa delle luci, ricorda la consacrazione di un nuovo altare a Gerusalemme dopo la vittoria contro i Seleucidi ed è diventato il Natale ebraico. Come il Natale anche il Chanukkà è occasione di scambio di doni e dolci tipici. La sera prima del Chanukah il Rabino capo accende un gran candelabro, chiamato chanukiah, recita una benedizione ed inaugura la festa con canti e balli. Si scambiano doni, in particolare i bambini ricevono delle trottoline, e dolci, il più usato dei quali è il sufgagnà un grosso bombolone fritto in olio.

Nascita del bambin Gesu' il giorno di Natale

Oltre Duemila anni fà nacque a Betlemme un bambino che avrebbe segnato la storia. A Natale si festeggia appunto la nascita del bambino: Gesù ossia la nascita di Cristo ritenuto dalla religione Cristiana il Messia venuto in terra per salvare l'umanità dal peccato. Gli evangelisti Luca e Matteo descrivono nei loro testi (Vangeli) la nascita del bambin Gesù raccontando l'evento in modo diverso. Luca narra la vicenda dagli occhi di Maria, Matteo invece dal punto di vista di Giuseppe. E' Matteo a parlare di una gravidanza eccezionale e di Maria incinta per opera e virtù dello Spirito Santo. Maria da alla luce il figlio in una mangiatoia di una capanna riscaldata dal bue e l'asinello dato che non trovano un alloggio in albergo.

Natale e Liturgia Cristiana

Il Natale è la seconda festività dopo la Pasqua. Le festività natalizie cominciano generalmente con le novene, cioè particolari preghiere stabilite dalla liturgia cristiana e da recitare per 9 giorni a partire dal 16 di dicembre fino alla vigilia del Natale.Gia a fine novembre inizia l’Avvento che finisce prima dei primi vespri di Natale; l’Avvento prepara il cristiano alla venuta di Cristo tra gli uomini, mentre i giorni compresi tra il 17 e il 24 la liturgia verte sulla celebrazione della nascita di Gesù. Le novene capitano nel secondo periode dell’Avvento. Il tempo di Natale comincia la sera della vigilia e arriva alla domenica dopo l’Epifania che commemora il battesimo del Signore. Il giorno di Natale è caratterizzato da quattro messe: la vespertina della vigilia, la messa di mezzanotte, la messa dell’aurora e la messa del giorno
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MessaggioTitolo: Re: NATALE E RELIGIONI   NATALE E RELIGIONI Icon_minitimeVen Dic 04, 2009 8:29 pm

Natale russo

Oggi anche in Russia il Natale è di nuovo una festa ufficiale che però non cade il 25 dicembre, ma solo il 7 gennaio, infatti, per la chiesa ortodossa le festività religiose hanno un ritardo di tredici giorni rispetto alle nostre. Ma la festività più sentita in Russia è la notte del 31 dicembre a Capodanno, una notte magica in cui arriva Died Moròz, Nonno Gelo, e porta i regali, sotto il tradizionale abete . Died Moròz è simile al San Nicola ortodosso, con un lungo vestito rosso o blu con cappuccio e bordi di pelliccia, capelli e barba bianca ed è accompagnato da Snjegòrushka, o fiocchetto di neve, una giovane e bella ragazza. Il regalo nella notte di capodanno è obbligatorio per rendere ancora più intima e calda la festa familiare, ma è la cena del 31 dicembre che riunisce le famiglie e gli amici. Essa è un rito che comincia nel primo pomeriggio e fino a sera continuano arrivano gli invitati con doni e piatti già pronti. Tra i piatti tradizionali c’è l’insalata Oliv’jè, la nostra insalata russa, ma il menù è molto vario, inizia con il ricco buffet di antipasti freddi e caldi,composto di blinis di grano e caviale e di golubtsy, sotto aceti di funghi e cetriolini, peperoni ripieni di riso e verdure, storione bollito in salsa di cipolle fritte, funghi e carote. Poi vengono serviti i primi tra cui la vellutata ai funghi di bosco oppure il brodo chiaro con i rasstegai , ma la portata più importante è il maialino con polenta. La tavola di capodanno è decorata allegramente con arance e mele rosse, che simboleggiano salute e amore, vari dolci, come il rotolo di papavero, concludono la cena. Ma quello che è veramente lo spirito della cena natalizia sono i brindisi numerosi, e commoventi, fatti da tutti i commensali per dare un augurio di amore e di pace. Finita la cena si balla tra lo scoppio di petardi e mortaretti. Il giorno dopo si ricomincia, oppure si può fare un giro in slitta per boschi e parchi immersi in uno scenario innevato che è sempre presente in questa stagione.

Tradizioni natalizie italiane

Le tradizionni natalizie più diffuse per il festeggiamento del natale sono il presepe e l’albero di natale. Il presepe secondo la tradizione ha origine nel 1223 a Greccio in Umbria ad opera di San Francesco che volle arricchire la messa di Natale con un presepe vivente che ricordassela natività. I primi a descrivere la natività furono gli evanelisti Luca e Matteo proponendo l’icona della mangiatoia e del bue e l’asinello. Questa rappresentazione colpì favoirevolmente la fantasia dei paleocristiani che la riportarono in molti graffiti parietali delle catacombe di Domitilla al cimitero di Santa Agnese. Pertanto il Santo Francesco mutuando questa antica tradizione organizzò il primo presepe a cui man mano nei secoli si sono aggiunti i personaggi allegorici che sono giunti fino a noi. Altra interpretazione dell’origine del presepe è quella che ne attribuisce la paternità al frate Francesco da Celano che nel 1222 assistè a Betlemme ai festeggiamenti e alle liturgie della natività e ne rimase talmente impressionato che tornato in Italia chiese il permesso ad Onorio III di poterle rappresentare il Natale successivo . Il papa gli concesse di rappresentarle in una grotta vicina alla chiesa. La notte di Natale durante la rappresentazione accorsero i contadini di Greccio che illuminarono il luogo con fiaccole. Nacque così la tradizione che fu ripresa nei secoli.L’albero di Natale probabilmente trae la sua origine invece in culti pagani legati all’Europa del Nord. Entrò a far parte della tradizione italiana alla fine del XIX secolo quando la moglie di Umberto I ne preparò uno in Quirinale. Nonostante molte delle tradizioni natalizie si vanno perdendo, l'albero resiste, anzi ha assunto il ruolo di vero simbolo di Natale. Spesso l’abete viene sostituito con alberi di plastica, le candele di cera sono dalle luci elettriche più o meno intermittenti, le originali mele colorate od ostie,dal significato religioso, hanno ceduto il posto ad addobbi in vetro colorato di ogni foggia, ma l’albero continua ad essere presente nelle case della maggior parte degli italiani. La sua diffusione massiccia è comprovata dalla tradizione introdotta da Giovanni Paolo II di allestire un grande albero di Natale in piazza San Pietro a Roma.

Tradizioni di Natale in Inghilterra

Anche in Inghilterra, come in molti paesi europei, Natale è tradizione, è l’evento magico più atteso e lungo dell’anno. Già a novembre i primi preparativi, per terminare con il giorno di Natele, che almeno per i bambini rappresenta il momento più bello perché vengono distribuiti i regali che Father Christmas ha lasciato sotto l’albero. Dal punto di vista culinario l’Inghilterra è un paese che non vanta grosse tradizioni. La tradizione vuole che ogni casa ospiti un albero da addobbare alla vigilia di Natale per restarvi solo per 12 giorni, per motivi di superstizione. In Inghilterra tutte le città, anche la città di Londra, ospitano un grande albero addobbato con lampadine multicolore. Le case e le chiese vengono ornate con piante sempre verdi, come l’agrifoglio, il vischio. Ai bambini inglesi penserà Father Christmas, che scendendo dal camino lascerà nelle calze di ciascuno i meritati regali. La tradizione vuole che la vigilia di Natale venga acceso il famoso ceppo da far durare il più a lungo possibile, conservandone un pezzo per accedere il ceppo del Natale successivo, per motivi scaramantici. In Inghilterra i canti natalizi assumono un ruolo rilevante. Interi gruppi di famiglie passano di case in case cantando canzone di Natale, ricevendo in cambio dolci e bevande.

Tradizioni di Natale in Francia

Anche in Francia la festa più attesa e magica dell’anno è molto sentita e vissuta all’insegna delle tradizioni locali. La festa di San Martino segna l’inizio del lungo periodo delle festività natalizie. Al riguardo, la leggenda vuole che San Martino smarrisse il suo asino che veniva trovato dai alcuni bambini dopo accurate ricerche. Il Santo per ringraziarli trasformò lo sterco dell’asino in dolci. Durante la notte della Vigilia sulle colline francesi si suole accendere grossi fuochi attorno ai quali i giovani cantano e ballano. Laddove è possibile anche nelle case la tradizione vuole che venga acceso un tronco che possa riscaldare non solo il Bambino Gesù, che viaggia per il mondo nella notte fredda a distribuire i doni ai bambini, ma un po’ tutti. Ai bambini francesi i regali verranno riposti nelle scarpe che questi hanno deposte con tanta cura la sera prima di andare a letto. Anche il dolce natalizio francese più diffuso richiama il ceppo, il cosiddetto “Tronchetto di Natale” fatto di pan di spagna e cioccolato arrotolato a forma di tronco, decorato con colorati funghetti. Altro dolce tipico delle feste natalizie francesi è rappresentato dalla “Torta dei re”, fatta di pasta a sfoglia al cui interno viene deposta una “fava”. Il fortunato la cui fetta di torta contiene la fava sarà il re o la regina. Anche la tradizione del “presepe” è vissuta con grande interesse, soprattutto in Provenza dove le statuine vengono realizzate curandone minuziosamente i particolari. Inoltre, in alcune località francesi la tradizione vuole che il cenone della Vigilia termini con 13 dolci, che rappresentano Gesù e i 12 apostoli.

Natale nel mondo

Per i cristiani il Natale festeggia la nascita di Gesù, in altri paesi i protagonisti sono altri : San Nicola, Nonno Gelo, O Sinter Klaass. Il Natale è comunque la festività più sentita nel mondo, ma il modo di festeggiarlo è vario, e molto diverse sono le forme di celebrazioni che cambiano da paese a paese. In ogni caso, la grande varietà di tradizioni popolari e religiose sono tutte vissute con gioia insieme a parenti ed amici con i quali si scambiano doni per gioire ed offrire gioia. In tutto il mondo il vero contenuto religioso del Natale si è andato modificando nel tempo assumendo un aspetto consumistico e laico, ma molte sono le tradizioni rimaste immutate nel tempo. Un elemento comune a tutti i festeggiamenti nel mondo è l’usanza di scambiarsi dei doni. Mentre in Italia i doni vengono deposti sotto l’albero dal mitico vecchietto, e si aspetta la mezzanotte per aprirli, in Francia i bambini mettono scarpe o zoccoli sul focolare affinché Gesù vi deponga i doni, in Russia è Nonno Gelo, in Olanda è Sinter Klaass che insieme al suo servitore, Pietro il Nero, porta tanti doni ai bambini buoni, mentre in Spagna i bambini ricevono i regali il sei gennaio. Altro punto in comune nella varietà di festeggiamenti è senz’altro il cenone della Vigilia di Natale che è estremamente vario ma con elementi ricorrenti in ogni tradizione, quale Il pane che è offerto nelle festività in forme e modi diversi come simbolo della eternità e della fertilità della terra. Anche il fuoco è un forte simbolo del Natale, anche se l’originario ceppo, simbolo del calore nei freddi mesi invernali è stato sostituito dalle candele, elementi essenziali per conferire all’ambiente un vero spirito natalizio.

Origini del Natale

la Chiesa festeggia, fin dal IV secolo, la Natività il 25 dicembre, molti sostengono per sostituire in questa data i festeggiamenti pagani al Sole, altri invece che la scelta della data sia dovuta a considerazioni simboliche interne al cristianesimo. Ma in quale giorno nacque veramente Cristo? I Vangeli non lo dicono.Una ipotesi si fonda sulla possibilità di ricavare la data di nascita da quella della morte di Gesù. La data del venerdi santo non è certa nei Vangeli, i primi cristiani l’hanno indicata tra il 25 marzo e il 6 aprile, per cui poichè i profeti morirono tutti nell’anniversario della loro nascita. il Signore nacque nove mesi dopo il giorno della Passione e cioè nel mese di dicembre, d’inverno, tra il 25 e il 6 gennaio.


Un’altra ipotesi fa risalire la nascita di Cristo a nove mesi dopo l’Annunciazione.


Il 25 marzo cade l’equinozio di primavera, la notte e il giorno sono in equilibrio perfetto, quindi è il giorno ideale per il concepimento di Cristo. Una volta stabilito il concepimento al 25 marzo, la nascita di Cristo viene datata al 25 dicembre, esattamente 9 mesi dopo l’Annunciazione. Qualcuno crede che la nascita di Cristo nel giorno 25 dicembre derivi dall’ebraica "festa delle luci"che cade nel mese di dicembre. Oggi la Hanukkah si festeggia nei periodo di natale per una settimana accendendo la hannukia che è un candelabro a nove braccia e in tale occasione viene fatto un regalo ogni sera x sette giorni
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MessaggioTitolo: a natale puoi   NATALE E RELIGIONI Icon_minitimeVen Dic 04, 2009 8:43 pm

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MessaggioTitolo: Last Christmas (Crazy Frog Remix) - Wham   NATALE E RELIGIONI Icon_minitimeVen Dic 04, 2009 9:15 pm

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Artemysia
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MessaggioTitolo: Re: NATALE E RELIGIONI   NATALE E RELIGIONI Icon_minitimeVen Dic 04, 2009 9:43 pm

ho spostato in argomento libero =)
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Princess
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MessaggioTitolo: Re: NATALE E RELIGIONI   NATALE E RELIGIONI Icon_minitimeLun Dic 07, 2009 12:59 pm

a natale siamo tutti più buoni vero peg? xD
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Femmina Acquario

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MessaggioTitolo: Re: NATALE E RELIGIONI   NATALE E RELIGIONI Icon_minitimeLun Dic 07, 2009 8:03 pm

Grazie Peg !

Ma quanta roba da leggere, se andiamo avanti di questo passo il mio giornalaio può chiudere baracca e burattini...
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MessaggioTitolo: Re: NATALE E RELIGIONI   NATALE E RELIGIONI Icon_minitime

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